25 Febbraio 2021 Studio Dentistico Galletti

Le faccette dentali

Cosa sono le faccette dentali?

Faccette Dentali

Le faccette dentali sono sottili lamine di ceramica che vengono posizionate sulla superficie esterna dei denti e vengono usate per migliorare l’estetica (rendendo i denti più bianchi, chiudendo gli spazi neri interdentali, creando forme simmetriche, centrando la linea mediana) o per recuperare le funzioni masticatorie a seguito di traumi (denti fratturati, margini scheggiati) o usura dentaria (bruxismo, digrignamento, abitudini viziate come mangiare le unghie o mordere i tappi delle penne).

Le faccette possono essere applicate ad entrambe le arcate dentarie, su uno o più denti. Generalmente, vengono utilizzate per il restauro dei denti anteriori (incisivi e canini) ma in condizioni specifiche possono essere applicate anche sui premolari.

Qualora sia necessario il restauro estetico dei molari (che sono sottoposti a carichi masticatori molto elevati), è preferibile ricorrere a restauri a copertura parziale, che coprono, cioè, sia la parte esterna che la superficie masticatoria, così da garantire un migliore comportamento biomeccanico.

Indicazioni e controindicazioni dallo Studio Dentistico Galletti per le faccette dentali

Il trattamento non presenta controindicazioni assolute e può essere eseguito a qualsiasi età; tuttavia, nel caso di giovani pazienti che non abbiano ancora completato la crescita (circa 16 anni per le femmine e 18 per i maschi), è preferibile utilizzare faccette dentali in resina composita, materiale che può essere modificato e/o rimosso più facilmente nel corso del tempo. Le faccette dentali in ceramica possono essere realizzate anche in presenza di precedenti ricostruzioni in composito (molto frequenti nei pazienti che abbiano scheggiato o consumato i denti), purché il materiale da otturazione non presenti infiltrazioni (colorazione scura dei margini) o carie secondarie.

Anche i denti devitalizzati possono essere ricoperti con questi sottilissimi manufatti. In presenza di denti fortemente discromici (denti tendenti al giallo scuro, al marrone o addirittura al nero a causa di precedenti devitalizzazioni o difetti dei tessuti dentari, come amelogenesi imperfetta, fluorosi o pigmentazioni da tetracicline), tuttavia, è preferibile effettuare prima uno sbiancamento, per ridurre lo spessore delle faccette e migliorare l’effetto estetico.

Previsualizzazione mediante mock-up

Prima di realizzare le faccette, i pazienti dello Studio Dentistico Galletti vengono sottoposti ad una “prova” che si chiama “mock-up” e viene effettuata senza che i denti vengano preparati o danneggiati in alcun modo. Dopo aver registrato delle impronte per studiare accuratamente il caso e formulare il più corretto piano di trattamento, la forma ideale dei denti viene ricostruita in cera su un modello o al computer tramite programmi dedicati; questa procedura permette di ottenere delle mascherine per applicare un sottile strato di resina direttamente sui denti dei pazienti e previsualizzare il possibile risultato finale, come se si trattasse di lenti a contatto che permettono di verificare l’effetto estetico e di apportare eventuali modifiche al progetto protesico, cambiando la forma e la lunghezza dei denti.

Tecniche di preparazione per faccette estetiche

Una volta ottenuta una previsualizzazione soddisfacente, i denti vengono preparati per ricevere le faccette. Gli elementi dentari vengono limati in spessori sottilissimi (circa 0.3 – 0.7 mm) e la preparazione serve essenzialmente a creare lo spessore necessario per incorporare le faccette senza creare sporgenze eccessive o scalini che causerebbero una dannosa infiammazione cronica delle gengive (con colorazione violacea e sanguinamento). Inoltre, la preparazione dentaria serve a nascondere i margini delle faccette in zone non visibili, così che non insorgano antiestetiche colorazioni scure sui bordi dei restauri.

La limatura dei denti viene effettuata con la massima cautela sotto ingrandimento (stereomicroscopio, occhiali ingrandenti), utilizzando sottilissime frese, punte ad ultrasuoni o strumenti da rifinitura manuale, in modo da mantenere sempre il massimo controllo delle zone preparate.

I margini delle faccette vengono posizionati esattamente a livello gengivale, così da ottenere un buon mimetismo ed una integrazione estetica ottimale (in modo che i restauri non vengano identificati da osservatori esterni) e, soprattutto, per non interferire con la salute delle gengive, che non devono essere danneggiate in alcun modo, permettendo ai pazienti di spazzolare correttamente i margini protesici.

Faccette dentali in ceramica no-prep e restauri addizionali

In alcuni casi, è possibile realizzare delle faccette senza preparare il dente in alcun modo (faccette no-prep); ciò è possibile essenzialmente quando si devono chiudere i diastemi (spazi tra i denti) o allungare i margini consumati (usura, bruxismo). A differenza di quanto viene spesso pubblicizzato, le “no-prep” (tipo “Lumineers”) non sono indicate in presenza di denti fortemente disallineati (dal momento che la preparazione dentaria serve anche a rendere gli spazi più armonici e simmetrici) o per cambiare solo il colore dei denti; se una faccetta viene applicata al di sopra di un dente naturale senza valutarne attentamente lo spessore, il risultato sarà antiestetico a causa di denti troppo grandi e sporgenti e, soprattutto, si andrà incontro alla formazione di gradini (definiti “sovracontorni”) che non permettono di pulire correttamente le faccette e possono causare recessioni gengivali.

Qualora sia necessario chiudere solo piccoli spazi (diastemi), è possibile ricorrere anche alle cosiddette “faccette addizionali”, piccoli frammenti di ceramica che non ricoprono l’intera superficie del dente ma ricostruiscono solo determinate zone (spazi interdentali, margini incisali fratturati, etc). Ovviamente, la selezione del tipo di restauro deve essere effettuata valutando attentamente le condizioni cliniche del caso, esaminando accuratamente pro e contro di ogni singola situazione.

Faccette provvisorie

Per circa 2 settimane, fino alla realizzazione delle faccette definitive, il paziente porterà dei restauri provvisori in resina, così da ottenere una buona guarigione dei tessuti gengivali dopo la presa dell’impronta (che potrà essere tradizionale o digitale, utilizzando degli scanner intraorali). Le faccette provvisorie sono sottili e delicate e, durante il periodo di guarigione, il paziente dovrà avere la massima cautela, evitando di strappare il cibo (onde evitare scheggiature e decementazioni dei restauri temporanei) e limitando l’assunzione di alimenti liquidi e solidi che possano far scurire la resina. È importante ricordare che le faccette provvisorie non sono come le unghie finte che si possono mettere e togliere a piacimento, quindi non vanno trattate come tali.

Tipi di ceramica per faccette dentali

Le faccette possono essere realizzate con differenti tipi di ceramica. Oggi giorno, la più utilizzata è il disilicato di litio, una ceramica esteticamente molto bella ma al contempo molto resistente. In casi particolari, si può optare anche per la ceramica feldspatica, a seconda delle condizioni del caso e delle necessità del paziente.

Tecniche di cementazione

Le faccette definitive vengono fissate tramite cementi resinosi ad elevata resistenza che garantiscono una valida tenuta nel tempo.

La cementazione deve essere effettuata evitando qualsiasi forma di contaminazione con sangue e saliva; a tal scopo, vengono utilizzati diversi dispositivi, quali la diga di gomma, nastri in teflon e fili di detrazione gengivale (sottili fili che vengono posizionati solo durante la cementazione per dilatare delicatamente le gengive e rimuovere correttamente gli eccessi di cemento).

Manutenzione delle faccette dentali

Le faccette servono non solo a migliorare l’estetica dei denti ma anche a ripristinare le corrette funzioni masticatorie. Pertanto, pur prestando attenzione nel tempo evitando di incidere e strappare cibi troppo duri, i pazienti possono recuperare completamente le normali funzioni dentarie a seguito del restauro.

Il colore della ceramica rimane invariato nel corso degli anni mentre i margini cervicali (le aree di passaggio tra restauro e radice dentaria) possono subire un normale processo di pigmentazione legato all’invecchiamento fisiologico con conseguente colorazione tendente al giallo, esattamente come avviene per le radici dentarie naturali. Per evitare inestetismi indesiderati, è fondamentale che i pazienti mantengano una corretta igiene orale, utilizzando 3 volte al giorno spazzolino, filo interdentale e, in alcuni casi, l’idropulsore (o doccetta orale). Inoltre, sono fondamentali i controlli e le pulizie dei denti ogni 6 mesi, così da mantenere una corretta salute delle gengive ed intercettare ogni eventuale problema. Periodicamente, può essere opportuno sigillare i margini di cementazione, così da eliminare possibili gradini causati dall’usura dentaria o dall’alterazione dello strato di cemento sulle superfici interne e non visibili.

Il restauro di un dente con una faccetta singola non interferisce in alcun modo con la fisiologica mobilità degli elementi dentari che, pertanto, possono andare incontro a micromovimenti, esattamente come accadrebbe anche in assenza delle faccette. Al fine di limitare questi spostamenti e di proteggere le faccette da stress indesiderati che intervengono per lo più durante la notte, è consigliabile utilizzare delle mascherine di protezione, così da prevenire lo sfregamento tra i margini in ceramica ed i denti dell’arcata antagonista ed evitare indesiderati fenomeni di spostamento e migrazione. Queste accortezze consentono una buona tenuta delle faccette dentali e le rendono preferibili all’incapsulare i denti.

Qual è la durata delle faccette dentali? Quali problemi possono intervenire?

Come riportato nella letteratura scientifica, la vita media di una faccetta è di circa 8-10 anni, come per qualsiasi protesi fissa; tuttavia, con una accurata ed opportuna manutenzione, la durata di una faccetta può essere allungata fino ad oltre 20 anni.

Nel caso subentrino problemi o, nel tempo, l’estetica del sorriso si modifichi per i fisiologici processi di invecchiamento, una faccetta può essere rimossa tramite limatura (esattamente come nel caso dello smalto naturale) e sostituita con una nuova faccetta o una corona protesica tradizionale.

Con l’ opportuna manutenzione periodica, che lo Studio Dentistico Galletti sa offrire, ed attenzione nella vita quotidiana, il rischio di distacco delle faccette definitive è davvero minimo (circa 2% dopo 5 anni di funzione) e può essere ulteriormente ridotto mantenendo i margini di preparazione interamente nello spessore dello smalto. Qualora intervengano scheggiature, prima di procedere alla sostituzione di una faccetta, è possibile effettuare delle riparazioni direttamente in bocca mediante resine composite o cementando i frammenti scheggiati con nuovi restauri addizionali in ceramica.

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