Lo sbiancamento dentale è un trattamento odontoiatrico estetico volto a ripristinare il colore naturale dei denti alterato da diversi fattori.
Lo sbiancamento dei denti professionale viene praticato da dentisti e igienisti specializzati che si avvalgono di strumentazione adeguata e prodotti appositi a base di perossido di idrogeno, per rimuovere i pigmenti sedimentati all’interno dello smalto dentale e della dentina e responsabili della colorazione alterata della dentatura.
L’unica soluzione utile a eliminare i pigmenti e i loro effetti sui denti è l’ossigeno che si sviluppa durante i trattamenti professionali con perossido di idrogeno.
Lo sbiancamento dei denti non va confuso con la pulizia dei denti professionale e non sostituisce in alcun modo tale trattamento. Anzi, una corretta igiene orale ambulatoriale deve sempre precedere lo sbiancamento dentale professionale.
A sua volta, per quanto possa contribuire alla luminosità e alla buona salute dei denti, l’ablazione del tartaro professionale non sostituisce le operazioni deputate allo sbiancamento dei denti.
In commercio, esistono diverse soluzioni fai da te per rimuovere o mascherare le macchie superficiali (dentifrici abrasivi, penne sbiancanti, kit per sbiancare i denti a casa, ecc.), ma i dentisti professionisti sconsigliano di affidarsi esclusivamente a queste soluzioni.
Infatti, permettono di agire temporaneamente solo sulla superficie esterna dei denti, senza contribuire all’eliminazione dei pigmenti in profondità che causano i denti gialli.
Inoltre, se usati in maniera non adeguata, tali strumenti possono causare danni permanenti ai denti.
Infatti, l’abuso o uso improprio del perossido di idrogeno può avere effetti negativi sulla morfologia superficiale dei denti e sull’integrità di smalto e dentina.
Perché i denti si macchiano?
L’alterazione del colore dei denti è legata soprattutto alle abitudini personali e allo stile di vita.
Con il trascorrere del tempo, infatti, i denti assorbono pigmenti di colore da varie fonti:
- cibo;
- bevande;
- collutori;
- farmaci;
I pigmenti di colore sedimentano nei tessuti duri dentali (smalto e dentina) e alterano la naturale colorazione dei denti, causandone il progressivo ingiallimento e/o inscurimento.
Quando è necessario sbiancare i denti?
Il colore naturale e brillante dei denti è uno dei fattori che, insieme a una dentatura armoniosa e a gengive in salute, contribuisce a fare di un sorriso “un bel sorriso”.
Il fattore estetico è correlato all’idea che una dentatura naturalmente bianca e luminosa sia anche sinonimo di buona salute fisica generale.
Quando, a causa di vari fattori ambientali, i denti perdono la propria luminosità e diventano gialli o scuri è possibile ricorrere a uno sbiancamento dei denti professionale.
Sbiancamento professionale dei denti: le valutazioni preliminari
Il trattamento può essere effettuato solo su pazienti di età superiore ai 18 anni, in assenza di carie, sensibilità dentale e altre patologie del cavo orale e richiede una corretta diagnosi di eventuali problemi connessi alle decolorazioni o alle macchie dentali.
Per esempio, lo sbiancamento potrebbe rendere ancora più evidenti le calcificazioni presenti nella struttura dei denti.
Prima di procedere a sbiancare i denti gialli, il medico dentista o l’igienista dentale deve accertarsi della perfetta salute della bocca.
Nel caso in cui il cavo orale risultasse afflitto da uno o più problemi odontoiatrici, sarà necessario valutare il trattamento e la cura delle problematiche dentali pregresse.
I trattamenti per sbiancare i denti non hanno effetto su dentature che presentano macchie di fumo e caffè o in cui è presente un accumulo di placca e tartaro.
Prima del trattamento sbiancante, è opportuno che il paziente si sottoponga a una seduta di igiene orale, comprensiva di ablazione del tartaro.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, ma non ha alcuna efficacia su protesi, otturazioni o altro materiale da restauro dentale presente nel cavo orale.
Sbiancamento denti: fa male? Rovina i denti?
Lo sbiancamento dentale professionale è un trattamento odontoiatrico indolore che non intacca in alcuna maniera la qualità dello smalto dei denti.
Sbiancare i denti, affidandosi a un medico dentista, non causa danni permanenti alla dentatura o al cavo orale, né perdita di sostanza dentale.
Sbiancare i denti: è un trattamento sempre efficace?
In generale, sugli esiti dello sbiancamento, influiscono almeno 3 fattori che devono essere valutati preventivamente dal medico dentista o dall’igienista dentale:
- età del paziente;
- tipo e natura delle macchie dentali;
- colore iniziale dei denti.
In genere, lo sbiancamento dentale è assicurato nella quasi totalità dei casi.
Fanno eccezione i denti devitalizzati e le macchie dentali dovute all’assunzione per via orale di particolari farmaci (es. tetraciclina contenuta in alcuni antibiotici).
In questi casi, è possibile ovviare a denti gialli, scuri o macchiati indelebilmente, ricorrendo all’applicazione di faccette dentali estetiche o protesi (corone) sui denti interessati.
Quanto dura lo sbiancamento dei denti?
La durata del colore dei denti raggiunto dopo lo sbiancamento dipende pressoché esclusivamente dalle abitudini personali del paziente.
In generale, i tabagisti e i consumatori abitudinari di bevande con coloranti saranno soggetti a un ingiallimento più repentino.
Il trattamento di sbiancamento dei denti non ha effetti permanenti e, in media, seguendo gli opportuni accorgimenti, il tono di colore rimane invariato per due anni/due anni e mezzo.
A ogni modo, il tono di bianco non tornerà più al colore pre-sbiancamento.
Eseguito il trattamento, il modo migliore per mantenere gli effetti dello sbiancamento dentale è quello di seguire un programma di mantenimento combinato, a casa ed in Studio, da concordarsi con il dentista.